Il progetto ArcheoWiki

Siamo felici di ospitare sul nostro blog Dario Crespi di Wikimedia Italia, a cui abbiamo chiesto di raccontare il progetto Archeowiki, che avvicina gruppi di “pubblico” diversificati al patrimonio archeologico, arricchendo contemporaneamente i contenuti liberi, in una bella dimostrazione delle potenzialità di Wikipedia per la condivisione di saperi anche specialistici.

Archeowiki. Nuovi “archeologi” in Lombardia. Percorsi reali e virtuali. È questo il nome del progetto organizzato da Wikimedia Italia in collaborazione con l’Associazione “MiMondo – Associazione per la promozione delle culture materiali e immateriali del mondo”, il Gruppo Archeologico Ambrosiano (G.A.AM.), le Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco e la Fondazione Passaré e cofinanziato da Fondazione Cariplo con l’obiettivo di coinvolgere nuovo pubblico nella fruizione del patrimonio archeologico meno conosciuto del territorio lombardo.

Si tratta di un progetto articolato sulla durata di due anni che ha visto il coinvolgimento di alcuni piccoli musei archeologici sparsi sul territorio lombardo e degli studenti delle scuole, ma anche di ragazzi non vedenti dell’Istituto dei Ciechi di Milano.

Gli scopi principali di Archeowiki posso essere così riassunti:

  1. Avvicinare alla cultura e alle realtà museali legate al mondo dell’archeologia nuove fasce di pubblico con particolare riferimento agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, agli anziani e ai disabili.
  2. Promuovere l’affluenza di nuovo pubblico alle istituzioni culturali pubbliche e private del territorio Lombardo.
  3. Moltiplicare le informazioni relative al patrimonio e il numero di utenti raggiunti mediante la condivisione dei saperi tra gli utenti di Wikipedia.
  4. Pubblicazione su Wikipedia delle risorse archeologiche relative alle collezioni degli enti beneficiari del progetto.
  5. Formare personale volontario in grado di implementare le voci e i materiali di Wikipedia in ambito archeologico.
  6. Sperimentare, dimostrare e comunicare la facilità con cui si possono diffondere e condividere i contenuti culturali attraverso Wikipedia.
    Il progetto si è quindi articolato in due fasi. Durante la prima di queste ad un piccolo gruppo di wikipediani sono state consegnate circa 400 fotografie raffiguranti alcuni reperti archeologici conservati presso i musei aderenti al progetto e altre 400 digitalizzazioni di diapositive archiviate presso la Fondazine Passaré di Milano e raffiguranti incisioni e pitture rupestri africane. Tutte queste immagini sono state caricate sul sito Wikimedia Commons, il database di file multimediali di Wikipedia, e rese dunque accessibili liberamente agli utenti del web. Tutte queste foto sono corredate di una descrizione sintetica e di dati schematici quali data e luogo del ritrovamento, datazione del reperto, numero d’inventario e riferimenti bibliografici relativi al reperto (qui si può vedere un esempio relativo ad una bottiglia della cultura Moche del Perù).

Archeowiki Desenzano 7, di Niccolò Caranti (Opera propria) [CC BY-SA 3.0], attraverso Wikimedia Commons
Archeowiki Desenzano 7, di Niccolò Caranti (Opera propria) [CC BY-SA 3.0], attraverso Wikimedia Commons
Dopo un periodo di formazione per wikipediani e archeologi, la seconda fase del progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole e dell’Istituto dei Ciechi, oltreché di alcuni gruppi di anziani iscritti ad Auser Onlus. A questi tre diversi gruppi di persone corrispondono tre differenti attività.

Con ogni singola classe sono stati organizzati tre incontri tenuti da almeno un wikipediano e un socio del Gruppo Archeologico Ambrosiano. Il primo incontro a scuola consisteva nella presentazione generale del progetto e in una prima introduzione ad una delle istituzioni culturali aderenti allo stesso. Il secondo incontro si svolgeva invece presso il museo: si trattava di una visita guidata incentrata sulla collezione di cui il museo aveva precedentemente fornito le immagini per Wikimedia Commons; la guida era un socio G.A.AM. Infine, il terzo incontro, che si svolgeva nuovamente a scuola, era interamente incentrato alla contribuzione su Wikipedia: dopo una breve introduzione al funzionamento dell’enciclopedia online tenuta da un wikipediano, gli studenti hanno potuto creare o ampliare voci relative al museo che avevano visitato o ai singoli reperti, piuttosto che alle popolazioni cui sono riferiti i vari reperti.

Il percorso con i ragazzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano si è svolto in modo molto simile, con un’importante differenza. Per mezzo della stampa 3D il dipartimento INDACO del Politecnico di Milano ha realizzato delle riproduzioni tridimensionali di alcuni reperti conservati presso le Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco in modo che i non vedenti potessero toccare, e quindi “vedere”, i fragili reperti altrimenti per loro inaccessibili.

Per quanto riguarda i gruppi di persone anziane, il percorso si è limitato ad un incontro tenuto sempre da un wikipediano e un socio G.A.AM. durante il quale sono stati presentati, tramite la proiezione di immagini, uno dei musei aderenti all’iniziativa e alcuni progetti del mondo Wikimedia per permettere loro di conoscere nuovi strumenti per l’accesso libero alla conoscenza.

Al termine del progetto, nel settembre del 2014 si è tenuto un evento conclusivo presso la Fabbrica del Vapore di Milano: gli studenti erano divisi in tante squadre quante erano le classi aderenti al progetto e si sono cimentati in giochi legati al mondo dell’archeologia e, in particolare, ai musei che avevano avuto modo di visitare nell’ambito del progetto.

Volendo dare letteralmente i numeri, al progetto hanno partecipato 11 soci del Gruppo Archeologico Ambrosiano, 3 wikipediani esperti, circa 15 classi e, con il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, i seguenti musei:

  • Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzeso (MIlano)
  • Museo civico archeologico Giovanni Rambotti (Desenzano del Garda, BS)
  • Museo civico di Castelleone (CR)
  • Museo civico archeologico di Villa Mirabello (Varese)
  • Museo civico Goffredo Bellini (Asola, MN)
  • Fondazione Passaré (Milano)

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